Scrivono di lui

ENIO CONCAROTTI

Bruno Sapiente a Londra, in “Libertà”, 27 maggio 1993

Bruno Sapiente è stato invitato ad esporre le sue più recenti opere all’Italian Community Centre di Londra dove la rassegna è in corso.”Works on paper” (opere su carta) che rappresentano il momento attuale della sua produzione artistica. Sapiente opera nell’ambito di un codice di astrazione concettuale alla ricerca non tanto di una fisionomia della forma quanto di un senso della forma stessa emergente da un profondo e appassionato lavorio sulla fisicità della materia-colore e della superficie portante del dipinto che, in questi ultimi tempi, prende vita su preziosi e rari fogli di carta trattati con speciali e raffinate velature. Questa progettualità nasce da un imput spirituale di tipo spaziale (lo spazio non come luogo compositivo ma come essenza stessa del discorso pittorico)che rivela valori di espansione, di estrema libertà espressiva, di canto poetico aereo e leggero, di sensibilità attenta a cogliere il misterioso comportamento della luce che, al di là della sua proprietà ottica che coinvolge le cose, si fa autonomo e preciso linguaggio espressivo. A questa sua creatività Sapiente non dà immagini del realismo figurativo né quelle del simbolismo surreale ma pure essenze strutturali, brividi, rarefazioni, fiati cromatici e pensieri di pittura. Sembra inoltrarsi in un mondo fantasticamente evanescente con un delicato e sospeso passo un po’ incantato in splendori e stupori spaziali in cui vibrazioni, sensazioni, dissolvenze e vaghezze di colore che sembrano in attesa di diventare musica. Questo procedere in pura area informale mantiene, comunque, una memoria della forma che può far balenare e sollecitare intuizioni e visioni di connotazioni figurative quali un drappeggio, parti del corpo umano, un paesaggio, un passaggio di nuvole nel cielo, un gorgo di vento. Sapiente dà al suo dipinto la piena disponibilità alla libertà interpretativa di chi lo guarda e lo sa intendere e vivere con diverse e anche contrastanti emozioni. Non c’è freccia indicativa né codice di lettura, ognuno affronta l’opera con propria sensibilità e ricchezza fantastica. In queste “opere su carta” Sapiente ha rarefatto ancor più la sostanza cromatica premiando una applicazione del colore in senso “chiarista” e cioè procedendo preferibilmente con terre e ocre chiare e morbide, con polveri, pigmenti e oli leggerissimi e tenui, con quei tonalismi soffusi e delicati sui rosa, azzurri, avariati e oro zecchino che denunciano un momento creativo decisamente lirico. Le composizioni rivelano una sintesi unitaria tra emozione poetica, equilibrio materico, misura dello spazio-pittorico, movimento (contrasto-armonia) del colore, estro di impaginazione. Un linguaggio che questo pittore sta guidando verso traguardi di estrema essenzialità.